I Rosmini alle Salesiane

Angelantonio (1708-1777)

Quarto degli undici figli di Nicolò Francesco Rosmini alle Salesiane e della baronessa Egelinda Pizzini, nato nel 1708, abbracciata giovanissimo la vita ecclesiastica, nel 1731 fu ordinato sacerdote. Nel 1760 venne eletto Vicario generale della diocesi di Trento dal principe vescovo, e due anni dopo, in seguito alla morte dello stesso nominato Vicario capitolare. Il successore Cristoforo Sizzo nel 1766 lo nominò Decano foraneo della Valle Lagarina. Oltre a questi uffici pubblici la sua vita fu particolarmente legata al monastero delle suore Salesiane e al loro ingresso a Rovereto. Giovane di 28 anni, essendo in quel tempo guerra violenta tra Austria e Francia, con altri nobili roveretani fece voto di costruire un monastero qualora la città fosse stata risparmiata dagli orrori della guerra, come infatti avvenne. Con l'aiuto economico e il sostegno della zia Teodora Pizzini fece costruire il monastero, presso il quale, morto il marito, la benefattrice a sua volta fece aggiungere una casetta dove vi abitò per 13 anni con il nipote Angelantonio divenuto direttore spirituale delle Salesiane. Alla morte della zia con la sua eredità Angelantonio fece costruire la chiesa della Visitazione e la fece arredare. Alla sua morte, nel 1777, lasciò un dettagliato testamento in cui specificava minuziosamente i destinatari dei suoi beni e soprattutto diffuse e precise disposizioni riguardanti la sua biblioteca, che doveva mantenersi sempre unita a Rovereto, tramandarsi nel suo ramo di primogenito in primogenito, e in mancanza di eredi passare al ramo di Ambrogio.