Le modifiche ottocentesche

Le basse costruzioni

Per far risaltare la maestosità della nuova facciata e per nascondere alla vista del passante la parte indecorosa dell'orto, sul ciglio opposto della nuova strada - simmetriche rispetto ai due avancorpi del palazzo - vennero realizzate due basse costruzioni a finestre e porte arcuate da adibire ad uso di botteghe e di abitazione del personale di servizio.
Per mantenere il legame - interrotto dalla nuova strada - tra il palazzo e quell'orto dove Antonio Rosmini andava a passeggiare da solo o con gli amici, Francesco Paoli fece realizzare sotto la torretta più alta, un sottopasso, all'inizio del quale fece apporre un' iscrizione a memoria dei posteri: "Terra egesta - ac fornice constructo - ad posterorum commoditatem - via est aperta - A. MDCCCLXXIV" [Sgomberata la terra - e costruito il passaggio coperto - per comodità dei posteri - la via fu aperta - anno 1874].
Negli anni successivi l'orto fu ulteriormente ridotto - fino a raggiungere la dimensione attuale - in seguito ad una serie di cessioni di terreno destinate alla realizzazione di opere di pubblico interesse quali, l'ampliamento del vicino ospedale, la realizzazione di un nuovo asilo infantile  e di un oratorio.