Le modifiche ottocentesche

L’emiciclo

Nello spazio lasciato appositamente libero tra le due basse costruzioni e corrispondente per dimensioni alla lunghezza della facciata del palazzo si realizzò un piccolo giardino semicircolare di circa 500 mq. Chiuso alle spalle da un muro di cinta e da una siepe di sempreverdi, diviso in aiuole fiorite con al centro due piccole fontane, fu ideato non solo per aggiungere piacevolezza al complesso degli edifici, ma anche per creare un luogo idoneo - secondo le intenzioni di Francesco Paoli da donare alla città - nel quale collocare la statua che la "Commissione per il Monumento Rosmini" aveva in mente di erigere in onore del suo illustre concittadino.
La statua, opera dello scultore Vincenzo Consani, nel 1879 fu dapprima collocata in testa alla nuova via al centro della piazza e solo più tardi - intorno al 1890 - venne riportata nell'emiciclo che il Paoli nel suo progetto iniziale aveva destinato per tale uso.
La Commissione istituita si incaricò di sistemare il suolo attorno al monumento, di introdurre l'acqua nelle fontane, di tagliare alcuni ippocastani e di recintare l'emiciclo con un' elegante cancellata.