1827-1833

Il Sacro Monte Calvario e la fondazione della "Società della Carità"

La Provvidenza più volte ha impresso la propria impronta nella vita di Rosmini, con incontri decisivi e intuizioni dalle quali far scaturire nuove iniziative culturali e spirituali.
E' in casa Mellerio nel 1827 che incontra Giovanni Battista Loewenbruck, irruento e frenetico sacerdote lorenese che gli propone di fondare un istituto religioso per la formazione del clero. Ed è al Sacro Monte Calvario, santuario posto su un colle alle porte di Domodossola, che individuano il luogo appartato dove nel raccoglimento e nella preghiera dar forma al progetto del nuovo Istituto. Rosmini vi giunge nel febbraio 1828, ma ad attenderlo non trova l'entusiasta Loewenbruck che lo aveva preceduto, bensì un edificio in stato di totale incuria e abbandono.
Nonostante l'isolamento dal mondo tiene comunque rapporti epistolari e non rifiuta gli incontri con chi ne fa richiesta. Finalmente dopo mesi di latitanza Loewenbruck si presenta al Calvario; Rosmini può così affidargli la piccola comunità, lasciare il ritiro ossolano e recarsi a Rovereto dove sbrigare alcuni affari di famiglia e sottoporsi alle cure termali prescrittegli dal medico, sempre più preoccupato per i disturbi di fegato che lo affliggono.
Nel novembre del 1828 si reca a Roma per sottoporre al papa il suo progetto di fondazione religiosa. Il neoeletto papa Pio VIII si dimostra ben disposto e lo incoraggia a proseguire. Mentre si trattiene a Roma dà alle stampe le Massime di perfezione, sintesi della sua spiritualità, e il Nuovo saggio sulla origine delle idee, pietra miliare del suo pensiero filosofico nel quale riprende e sviluppa l'intuizione giovanile dell'idea dell'essere come fondamento di ogni conoscenza.
Nell'autunno del 1829 Rosmini fa ritorno al Calvario dove trova il vulcanico Loewenbruck in piena attività (il suo confessionale è meta continua di fedeli, insegna ai chierici inviatigli dal vescovo di Novara, va a predicare in giro per l'Ossola) e dove inizia a fissare le Costituzioni, le regole della nuova congregazione e a pensare ad una sua guida, un superiore. Loewenbruck e gli altri componenti della comunità insistono perché sia proprio lui il primo.
Nel 1831 alla morte improvvisa di Pio VIII viene eletto al soglio pontificio il card. Mauro Cappellari (Gregorio XIV) che Rosmini ben conosce e che ha già avuto più volte occasione di manifestargli stima e apprezzamento. Nello stesso anno Rosmini è chiamato dal Vescovo di Trento, Mons. Francesco Saverio Luschin, a fondare una casa del suo Istituto a Trento.
Per lo scopo compera, restaura ed amplia il palazzo, detto della Prepositura, e l' annessa chiesa ed in agosto (1831), nominato superiore don Pietro Rigler, apre la nuova comunità col nome di "Casa religiosa dei Santissimo Crocifisso".
L'anno successivo (1832) dopo un colloquio con l'imperatore Francesco I, ottiene da questi l'approvazione provvisoria dell'Istituto a Trento con l'obbligo per l'approvazione definitiva da Roma di avere come intermediario il vescovo mons. Luschin, che di fatto è alle dipendenze della corte di Vienna.
Mentre ottiene facilmente l'approvazione delle Costituzioni da parte degli arcivescovi delle diocesi di Novara, Genova e Venezia, a Trento l'approvazione definitiva da parte dell'imperatore asburgico tarda ad arrivare, prima per il tergiversare del vescovo Luschin e poi per l'arrivo del nuovo vescovo, Giovanni Nepomuceno Tschiderer, che nei confronti di Rosmini non si dimostra molto tenero: fa proprie le riserve del suo predecessore e nega all'Istituto della Carità la tanto sospirata approvazione canonica diocesana. Nel 1833 la comunità di Trento viene quindi sciolta. A questa notizia si aggiungono un grande dolore, la morte a soli 38 anni della sorella Margherita, e una gioia, la firma da parte del cardinal Morozzo vescovo di Novara del decreto di affido del Calvario alla comunità rosminiana. Al Calvario nel frattempo, infastidito dai continui richiami del riflessivo Rosmini, l'inquieto Loewenbruck decide di abbandonare tutto. Rientrerà dopo aver trascorso alcuni mesi di riflessione a Locarno presso le Suore della Provvidenza.

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