I Rosmini "al Malcanton"

Il loro appellativo trae origine dal nome del quartiere della città dove era situato il palazzo dimora di Aresmino, antenato comune a tutte le famiglie Rosmini, che verso la metà del XV secolo giunse a Rovereto dal bergamasco e si stabilì in contrada Malcanton. Attualmente la contrada corrisponde alla zona circostante la piazza di S. Marco.
Qui ebbero dimora Aresmino, col figlio Gusmero, e lo stesso col figlio Rosmino (i fratelli Gusmero II e Pietro cercarono dimora altrove). Dei figli di Rosmino, solo Cristoforo rimase ad abitare in contrada Malcanton, ed è proprio da lui che prende inizio questo ramo. Il personaggio più influente della linea «al Malcanton» fu probabilmente uno dei tre figli di Cristoforo, Giuseppe, notaio e più volte provveditore di Rovereto nella seconda metà del Cinquecento. Dei suoi due fratelli, l'uno, Francesco, visse pure a Rovereto, l'altro, Rosmino, si trasferì verso fine del XVI secolo a Cracovia, dove rimase assumendone la cittadinanza. Giuseppe ebbe 3 figli maschi (Pietro, ucciso nel 1607 da un parente dei Rosmini-Panfili; Cristoforo, notaio passato allo stato sacerdotale e Rosmino) e 4 femmine (Cristina, Margherita, Elisabetta e Aurelia). Con i discendenti di Pietro (che ebbe figlio Giuseppe e nipote un altro Pietro) e di Rosmino (padre di un Francesco) ebbe termine a metà del XVII secolo la linea «al Malcanton».