I Rosmini al Portone

Nicolò (1656-1715) il giovane

Nasce a Padova nel 1656 da Francesco Rosmini e Antonia Varesi. Ha un fratello, Antonio, e tre sorelle, Francesca, Lucia e Domenica. Il padre Francesco, commerciante in cordelle di seta, con la sua attività era sempre riuscito a mantenne la famiglia nel benessere fino a quando non andò rovina (subì anche il processo della Cassa della mercanzia di Padova) lasciando la famiglia in miseria. Alla morte del padre (1665) la madre Antonia si risposa quasi subito con Giuseppe Baroncini, per essere abbandonata dopo un anno, senza soldi e con i figli da crescere. In queste circostanze, è provvidenziale l'intervento del prozio Nicolò che assume la tutela dei pronipoti. Nel 1671 Nicolò il giovane può quindi frequentare il rinomato collegio dei Gesuiti di Vienna e l'anno successivo con tutta la linea famigliare viene insignito dell'attestato di nobilitazione. Il consolidamento definitivo della posizione del giovane aristocratico Nicolò si verifica sia nella stretta collaborazione all'attività commerciale del prozio, che nel matrimonio (1678) con Cristina di Ambrogio Parolini, ultima erede di una famiglia piuttosto importante e facoltosa. Gli anni tra 1683 e 1689 sono decisivi nelle scelte e nella carriera di Nicolò il giovane: nel 1683 muore il prozio e il testamento gli assegna un terzo delle sostanze; nel 1688 Nicolò chiude progressivamente l'attività precedentemente praticata con il prozio e da questi ereditata e nel 1689 compra il terzo dell'eredità del prozio Nicolò spettante allo zio Cristoforo Rosmini di Rialto. Nel 1683 muore anche la suocera Elisabetta Fedrigotti, così Nicolò attraverso la moglie Cristina, può accedere a pieno titolo all'eredità Parolini, il cui pezzo forte è costituito dalla casa Parolini «al Portone» e che da questo momento diventerà sede della famiglia Rosmini (poi Rosmini-Serbati). La casa assumerà nel tempo sempre più l'aspetto di un'autentica casa patriarcale nella quale vivranno Nicolò il giovane e la moglie Cristina Parolini; il figlio primogenito Nicolò Francesco con la moglie Egelinda Pizzini e i loro 10 figli; il figlio secondogenito, Ambrogio, con la moglie Cecilia Orefici e i loro 6 figli.