La sala del pianoforte

Si passa poi nella "sala del pianoforte" o - come scrive Francesco Paoli - “nella maggior stanza di questo piano, riuscita nuova nel congiungere la vecchia casa col granaio”.
Qui Francesco Paoli - autore delle modifiche strutturali del palazzo effettuate intorno al 1870 - ispirandosi al motivo decorativo della sala degli specchi fece realizzare delle cornici in gesso nelle quali inserì alcune grandi tele a tema biblico presenti in casa. Le tele erano quelle che l'artista romano Giovanni Maspani aveva eseguito per la Chiesa della Visitazione e per il convento delle Salesiane di Rovereto e che al momento della soppressione del convento voluta dall'imperatore Giuseppe II e della successiva demolizione della chiesa, per merito di Antonio Rosmini, entrarono a far parte del patrimonio artistico dei Rosmini-Serbati. Successivamente all'acquisizione alcune su richiesta della sorella Margherita fondatrice della casa delle Canossiane a Trento, vennero donate da Antonio alla chiesa del nuovo convento canossiano. Qui rimasero “Abramo e i 3 angeli”, “Giuseppe venduto dai fratelli”, “I fratelli di Giuseppe mostrano la veste insanguinata al padre”. Ed anche tutti i bozzetti preparatori dell'intero ciclo pittorico, collocati - dove possibile - sotto la tela di riferimento.
Nelle rimanenti cornici vennero collocate altre tele raffiguranti santi o gruppi di santi tra le quali, tra le porte a vetri S. Cristoforo, a seguire S. Girolamo penitente e tra le finestre S. Marco evangelista.
Arredano la sala alcuni cassettoni di pregevole fattura, due mobili-toilette - collocati ai lati del grande crocifisso ligneo acquisito dai Padri Rosminiani intorno al 1950 - una serie di tavolini e sedie di varia fattura, tra i quali un tavolo con intarsio a scacchiera utilizzato come tavolo da gioco. E a ricordare il culto per la musica, materia di studio presente nella formazione di ogni giovane di nobile famiglia, al centro della sala il Paoli fece collocare un pianoforte, un Alois Jllich costruito a Vienna intorno al 1860.

Beni artistici

Giovanni Maspani

Abramo e i tre angeli
(II. metà sec. XVIII)

Giovanni Maspani

Giuseppe venduto dai fratelli
(II. metà sec. XVIII - 1758-1760)

Ignoto

San Cristoforo
(II. metà sec. XVII)

Ignoto

San Girolamo penitente
(II. metà sec. XVII)

Ignoto

San Marco evangelista
(II. metà sec. XVIII)